Acetazolamide a basse dosi reverte le iperintensità della sostanza bianca periventricolare nello idrocefalo normoteso idiopatico


Sono stati valutati gli effetti del trattamento con Acetazolamide ( Diamox ) basse dosi sui marcatori di risonanza magnetica volumetrica e l'esito clinico nell’idrocefalo normoteso idiopatico ( iNPH ).

Sono state analizzate la risonanza magnetica e le misure relative all’andatura di 8 pazienti con idrocefalo normoteso idiopatico che erano stati trattati off-label con Acetazolamide a basso dosaggio ( 125-375 mg/die ).

Gli studi di risonanza magnetica comprendevano sequenza FLAIR ( fluid-attenuated inversion recovery ) e imaging 3D pesato in T1 ad alta risoluzione.

Sono state impiegate analisi automatizzate per quantificare la iperintensità della materia bianca ( WMH ) ventricolare e globale di ogni paziente e i volumi di iperintensità della materia bianca periventricolare ( PVH ) prima e durante il trattamento.

Il risultato clinico si è basato sui cambiamenti di andatura valutati quantitativamente utilizzando la scala Boon.

Cinque pazienti su 8 hanno risposto positivamente al trattamento, con un miglioramento mediano nell’andatura di 4 punti alla scala Boon.

Una significativa riduzione del volume di PVH (-6.1 ml, P=0.002) è stata osservata in questi pazienti dopo il trattamento. L’andatura di 1 paziente è rimasta invariata e 2 pazienti hanno mostrato un peggioramento dell’andatura e sono stati sottoposti a intervento chirurgico di shunt. Nessuna riduzione del volume della iperintensità della materia bianca periventricolare è stata rilevata negli ultimi 2 pazienti.

L’iperintensità della materia bianca non-periventricolare e i volumi ventricolari laterali sono rimasti sostanzialmente invariati in tutti i pazienti.

In conclusione, questi risultati preliminari hanno fornito nuove prove secondo cui basse dosi di Acetazolamide possono ridurre l’iperintensità della materia bianca periventricolare e migliorare l'andatura nell’idrocefalo normoteso idiopatico.
Il volume di iperintensità della materia bianca periventricolare, riflettendo il liquido cerebrospinale transependimale, ha dimostrato di essere un potenziale indicatore dell'efficacia dell'intervento farmacologico. ( Xagena2014 )

Alperin N et al, Neurology 2014; 82: 1347-1351

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